Esplorando le metodiche di valutazione della composizione corporea, la plicometria emerge come un’opzione versatile e precisa. Focalizzandoci sulla plica addominale, possiamo comprendere meglio la sua rilevanza nella valutazione della salute e del benessere fisico.
Questa metodica si basa sul presupposto che lo spessore del tessuto adiposo sottocutaneo (quello che comunemente chiamiamo “grasso“) sia proporzionale alla massa grassa totale dell’organismo. Sebbene non esista una correlazione perfettamente lineare, la plicometria, se eseguita correttamente, offre un metodo valido per monitorare i progressi in termini di composizione corporea, sia in ambito sportivo che generale.
La plicometria è particolarmente utile per:
- Atleti: Valutare la composizione corporea in relazione alle proprie discipline sportive e ottimizzare l’allenamento.
- Individui che vogliono dimagrire: Monitorare i progressi nella riduzione della massa grassa.
- Personale sanitario: Valutare lo stato di salute e il rischio di malattie croniche legate all’eccesso di grasso corporeo.
Il vantaggio principale della plicometria risiede nella sua praticità: la misurazione può essere eseguita in autonomia o con l’ausilio di un operatore esperto, in qualsiasi ambiente e con costi contenuti. Inoltre, la procedura è relativamente rapida e non invasiva.
Il Plicometro: strumento per la misura delle pliche cutanee
Il plicometro è lo strumento utilizzato per la misurazione dello spessore delle pliche cutanee. Esistono diverse tipologie di plicometri, ma i più comuni sono quelli a caliper: composti da due bracci mobili con punte smussate che, una volta chiusi, misurano lo spessore della plica pizzicata.
La scelta del plicometro più adatto dipende da diversi fattori, tra cui:
- Precisione: I plicometri di alta qualità garantiscono una maggiore accuratezza nella misurazione.
- Facilità d’uso: Alcuni modelli sono più semplici da utilizzare rispetto ad altri.
- Tipologia di pliche da misurare: Esistono plicometri con punte di diverse dimensioni calibrate per pliche specifiche.
Per ottenere misurazioni accurate, è importante utilizzare un plicometro di qualità e seguire correttamente la tecnica di misurazione. È fondamentale seguire le istruzioni del produttore del plicometro specifico per garantire la corretta esecuzione della misurazione. Inoltre, è consigliabile acquisire familiarità con la tecnica sotto la guida di un operatore esperto.
La plica addominale: misura della massa grassa addominale
La plica addominale è una delle pliche cutanee più utilizzate per la valutazione della massa grassa corporea. La sua misurazione è relativamente semplice e fornisce una stima indiretta della quantità di grasso viscerale, ovvero il grasso che si accumula nell’addome intorno agli organi interni.
Come misurare la plica addominale:
- Posizionarsi in piedi o supini su un lettino.
- Individuare il punto di repere: 2 cm a destra dell’ombelico, in linea orizzontale.
- Pizzicare la plica cutanea con le dita della mano non dominante, formando una piega perpendicolare ai muscoli obliqui dell’addome. La plica dovrebbe includere solo il tessuto adiposo sottocutaneo e non i muscoli sottostanti.
- Posizionare il plicometro sulla plica pizzicata assicurandosi che le punte siano perpendicolari alla pelle. Le dita della mano che sostiene il plicometro non devono influenzare la misurazione.
- Premere delicatamente le braccia del plicometro fino a che le punte non tocchino la pelle senza comprimerla.
- Leggere il valore indicato sulla scala del plicometro.
- Registrare il valore misurato e ripetere la misurazione per 2-3 volte nello stesso punto, calcolando la media delle misurazioni.
Valutazione della massa grassa addominale
Esistono diverse equazioni per valutare la percentuale di massa grassa addominale in base allo spessore della plica addominale.
Alcune delle più comuni includono:
- Equazione di Jackson-Pollock: per uomini e donne.
- Equazione di Lohman: per uomini e donne.
- Equazione di Siri: per donne.
È importante utilizzare un’equazione appropriata per il proprio sesso e, se possibile, per la propria etnia. I valori ottenuti forniscono una stima indicativa della percentuale di massa grassa addominale, che può essere utile per monitorare i progressi nel tempo e valutare il rischio di sviluppare malattie croniche legate all’eccesso di grasso viscerale.
Interpretazione dei risultati:
- Uomini: Un valore inferiore a 10% indica un basso livello di grasso viscerale, mentre un valore superiore a 20% indica un livello elevato.
- Donne: Un valore inferiore a 14% indica un basso livello di grasso viscerale, mentre un valore superiore a 21% indica un livello elevato.
È importante ricordare che questi sono solo valori di riferimento generici e che la valutazione della massa grassa addominale dovrebbe essere effettuata da un medico o da un operatore sanitario qualificato, che terrà conto di altri fattori individuali come l’età, lo stato di salute e il livello di attività fisica.
Altri tipi di pliche cutanee
Oltre alla plica addominale, la plicometria utilizza diverse altre pliche cutanee per valutare la composizione corporea in maniera più completa.
Tra le più comuni ricordiamo:
- Plica tricipitale: Misurata sulla parte posteriore del braccio, sopra il tricipite. Fornisce informazioni sul grasso corporeo nella parte superiore del corpo.
- Plica sottoscapolare: Misurata sotto l’angolo inferiore della scapola. Valuta il grasso corporeo nella parte superiore della schiena.
- Plica sovrailiaca: Misurata sopra la cresta iliaca (l’osso dell’anca). Fornisce informazioni sul grasso corporeo nella parte inferiore del corpo.
- Plica coscia anteriore: Misurata sulla parte anteriore della coscia, tra il quadricipite e il sartorio. Valuta il grasso corporeo nelle gambe.
La scelta delle pliche da misurare dipende da diversi fattori, tra cui il sesso, l’età, gli obiettivi della valutazione e il tipo di plicometro utilizzato. In generale, si consiglia di utilizzare un set di 3-7 pliche per ottenere una stima più accurata della composizione corporea.
È importante sottolineare che la plicometria, da sola, non fornisce un quadro completo della composizione corporea. Per una valutazione più accurata, è consigliabile integrare la plicometria con altre metodiche, come la bioimpedenziometria.
Valutazione della composizione corporea con la plicometria
La plicometria si conferma come un metodo pratico e utile per la valutazione della composizione corporea, offrendo una stima indiretta della massa grassa e fornendo informazioni preziose per il monitoraggio della salute e del benessere.
I suoi punti di forza includono:
- Semplicità: La procedura di misurazione è relativamente semplice e può essere eseguita autonomamente o con l’ausilio di un operatore.
- Accessibilità: I plicometri sono strumenti relativamente economici e facilmente reperibili.
- Non invasività: La tecnica di misurazione è non invasiva e indolore.
- Portabilità: I plicometri sono compatti e possono essere trasportati facilmente.
Tuttavia, è importante riconoscere anche i limiti della plicometria:
- Accuratezza variabile: L’accuratezza delle misurazioni può variare in base all’esperienza dell’operatore, alla qualità dello strumento utilizzato e alle caratteristiche individuali del soggetto.
- Mancanza di informazioni sulla distribuzione del grasso: La plicometria non fornisce informazioni sulla distribuzione del grasso corporeo in differenti distretti corporei.
- Necessità di integrazione con altre metodiche: Per una valutazione completa della composizione corporea, si consiglia di integrare la plicometria con altre metodiche.
Nonostante i suoi limiti, la plicometria rimane un metodo valido e ampiamente utilizzato, soprattutto in contesti non clinici o per il monitoraggio individuale.
La plicometria, se utilizzata correttamente e consapevolmente dei suoi limiti, rappresenta un metodo utile per la valutazione della composizione corporea e per il monitoraggio dei progressi nel tempo.
Per ottenere i migliori risultati, è consigliabile:
- Seguire le linee guida stabilite per la corretta esecuzione delle misurazioni.
- Utilizzare un plicometro di qualità e calibrato.
- Misurare le pliche cutanee in modo sistematico e ripetere le misurazioni nel tempo.
- Integrare la plicometria con altre metodiche di valutazione, se necessario.
- Consultare un medico o un operatore sanitario qualificato per un’interpretazione completa dei risultati.
La valutazione della composizione corporea è un aspetto importante per la tutela della salute e del benessere. La plicometria, utilizzata in maniera appropriata, può fornire un contributo significativo in questo ambito.
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